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Finanziamento al fallito 2025


Un fallito può richiedere un mutuo ovvero come concedere un mutuo prestito e finanziamento ad un soggetto dichiarato fallito al 2025



Finanziamento ai fallito: status giuridico: la presente risorsa mira a far conoscere tutte le soluzioni proposte dall'ordinamento creditizio per far accedere al credito anche chi è stato soggetto ad una procedura concorsuale di fallimentare. Come sempre, al fine di fa comprende meglio l'argomento di cui parliamo, poniamo un quesito: chi è, giuridicamente parlando, un fallito? Lo status di fallito si "acquisisce" con la sentenza dichiarativa di fallimento la quale, diventando definitiva, cioè non più soggetta a reclamo o ricorso che sia, viene resa pubblica a chiunque (banche e finanziarie comprese). A seguito della riforma del 2006 (ben 19 anni fa), la quale ha abrogato l'albo o registro dei falliti, gli effetti del fallimento dovrebbero (usiamo il condizionale) cessare con la chiusura del fallimento medesimo, tuttavia, malgrado la predetta chiusura, il fallito continua ad essere iscritto in una serie di banche dati dalle quali è difficile uscire. Il perdurare di dette iscrizioni ha conseguenze sulla concessione di un mutuo, prestito o finanziamento in genere in capo al fallito.

Un fallito può richiedere un mutuo ovvero quali sono le soluzioni per erogare un finanziamento ad un fallito (mutuo incluso)? Allora, si inzia a trattare il problema del mutuo, ovvero se un fallito può richiedere un mutuo: la risposta è positiva! Non c'è nessuna legge che vieti al fallito di fare richiesta di mutuo per acquistare un immobile, tuttavia, l'art. 2740 del c.c. è abbastanza chiaro: non solo durante la procedura fallimentare, ma il "...debitore risponde dell'adempimento delle obbligazioni con tutti i suoi beni presenti e futuri. Applicando la predetta norma, anche gli acquisti successivi alla chiusura del fallimento ad opera del fallito rientrano nel patrimonio fallimentare ove rimangono creditori non soddisfatti. Purtroppo, lo sono anche eventuali beni pervenuti a titolo di donazione o in forza di una successione ereditaria. Pertanto, il problema non è se un fallito può richiedere un mutuo (lo potrebbe fare, con un garante, ma lo potrebbe fare), ma se dal fallimento derivano ancora dei debiti, l'acquisto del fallito ricadrà, servirà quei creditori non soddisfatti dal fallimento, i quali creditori, a seguito della chiusura del fallimento ri-acquistano tutte le azioni possibili per recuperare i loro crediti (art. 120, comma 3, Legge Fallimentare). Segue.

Un fallito può aprire un conto corrente? Certo! Tuttavia deve informare il Curatore se l'apertura del conto corrente da parte del soggetto fallito avviene durante la procedura fallimentare, mentre ciò non è necessario una volta chiuso il fallimento. Anche per il conto corrente, valgono le stesse osservazioni descritte per il mutuo: il rischio che le somme depositate nel conto possono essere intercettate dai creditori non soddisfatti e quindi siano pignorate.
Un fallito può avere carta prepagata? Certo! Ma sempre considerando i rischi descritti a proposito del conto corrente sebbene una carta prepagata per un fallito ha rischi minori rispetto al conto corrente: di norma, le prepagate in mano a soggetti falliti durano poco, vengono chiuse o lasciate senza fondi o se ne ri-acquistano altre, oppure si va alla ricerca di carte anonime o addirittura non pignorabili. Quest'ultime, le abbiamo trattate su apertura di un conto corrente per protestati cui rinviamo gli interessati. A seguire, alcuni modi cui finanziare un soggetto fallito.

Finanziamento ad un fallito: è previsto? Allora, non esiste una soluzione appositamente pensata per i falliti ma, indirettamente, quelle che seguono sono indirizzate anche ai falliti i quali, hanno in comune, rispetto ad altri soggetti, le caratteristiche seguenti: tutti, sono soggetti segnalati e cattivi pagatori nel senso più lato di detti termini e come tali hanno delle alternative che permettono l'ingresso a delle forme particolari di credito, ma sempre considerando gli eventuali creditori non soddisfatti dopo la chiusura del fallimento. Vediamo quali. Una prima soluzione, piuttosto rara tra i falliti, ma che comunque riportiamo, è quella di cedere il quinto del proprio stipendio o pensione (cfr. prestiti a protestati con cessione del quinto o senza), laddove non sia già stato pignorato il quinto. Altra soluzione, dare in pegno un bene mobile (cfr. prestito su pegno). Altra forma di accesso al credito molto utilizzata qualora ne ricorrano i presupposti, è quella del finanziamento cambiario (cfr. prestiti cambializzati & finanziarie che li fanno nel 2025). Poi, lo ripetiamo, essendo tutti i falliti parificati a diverse categorie di iscritti a centrali rischi, seguono dei suggerimenti sui prestiti a segnalati crif ed altre centrali rischi. Quelle descritte, sono le uniche vie che permettono alcuni finanziamenti per falliti la cui erogazione è, ricordiamolo, a totale discrezione della banca o finanziaria prescelta.
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