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Calcolo prestito vitalizio ipotecario 2024 + interessi


Calcolo degli interessi e del prestito vitalizio ipotecario 2024 online



Calcolo prestito vitalizio ipotecario: come effettuarlo? Il software che abbiamo sviluppato svolge un calcolo del genere ma senza bisogno di visionare alcuna tabella prestito vitalizio ipotecario semplicemente perchè abbiamo estrapolato i dati di questo tipo di finanziamento ufficialmente dichiarati nei fogli informativi delle banche aderenti (cfr. banche che erogano prestito vitalizio ipotecario). Prima di utilizzare il software, consigliamo di dare una lettura per una migliore comprensione di quali siano i pochi dati da inserire nel modulo. Chi può chiedere un prestito vitalizio ipotecario? Abbiamo dei requisiti soggettivi ed oggettivi: avere almeno 60 anni ed essere proprietario di un immobile abitativo residenziale. Requisiti soggettivi: 60 anni compiuti e basta, qualora si è single o vedovi; mentre se si è una coppia cioè sposati ovvero conviventi more uxorio (la convivenza deve essere di almeno 5 anni), il requisito dei 60 anni compiuti deve essere in capo ad entrambi i partner. Requisiti oggettivi: l'immobile che, come anticipato, deve essere di civile abitazione e che può essere anche cointestato col partner. Tuttavia, anche se la casa sia intestata ad un solo partner, anche l'altro dovrà firmare il contratto di vitalizio ipotecario. Poi, può essere una prima o seconda casa in quanto su questo la legge tace. Idem per la residenza: anche su questo la legge non dispone, cioè, non è un requisito essenziale essere residenti nella casa anche se, spesso, il finanziatore chiede la residenza in quella casa: può farlo, è sua discrezione! Poi, come viene quantificato il vitalizio?

Calcolo prestito vitalizio ipotecario: come quantificare la somma che posso ottenere dalla mia casa? Dunque, si parte dal valore di mercato dell'immobilie, il quale valore sarà deciso da un perito della banca. Una volta determinato il valore, la somma erogata sarà una percentuale di questo valore, ad esempio il 20%, 25%, 30% etc. Domanda: come viene individuata la predetta percentuale? Da questa risposta emerge la natura del vitalizio ipotecario! La percentuale viene determinata in base alla seguente equazione: maggiore è l'età del richiedente, maggiore sarà la somma finanziabile! Si inizia col finanziare il 15-20% del predetto valore a chi ha 60 anni e si termina con un 60% per richiedenti che sfiorano e/o superano i 90 anni: dipende dalla banca alla quale ci rivolgeremo, anche se la maggior parte delle banche aderenti ha legato l'età dei richiedenti ad una stessa percentuale. Quest'uguaglianza ci ha permesso di elaborare la sottostante applicazione la quale calcola la somma finanziabile proprio in base all'età del richiedente. A proposito di richiedente/i: siete single o una coppia? La domanda e la relativa risposta è rilevante sotto due aspetti: 1) qualora foste una coppia, salvo abbiate la stessa età, andrà indicata l'età del partner più "anziano", anche perchè il prestito vitalizio termina proprio con il partner più longevo; 2) alcune banche, non tutte, ad una coppia erogano circa il 2% in meno rispetto al single: ad esempio, a parità di condizioni, se al singolo erogano 50 mila euro, ad una coppia erogheranno 49 mila euro, cioè il 2% in meno. Non è un grosso scostamente, ma è bene saperlo. Ora, gli interessi del vitalizio.

Calcolo interessi prestito vitalizio ipotecario: come funzionano? La fine del vitalizio nonchè le modalità per pagarlo sono strettamente correlati al metodo di calcolo degli interessi passivi del prestito ipotecario vitalizio. Avevamo, prima, fino al 2015, solo una modalità di pagamento. Poi, dal 2015, grazie alla legge nr. 44/2015 ed al relativo decreto attuativo nr. 226/15, ne abbiamo una in più. Quindi, al 2024, abbiamo due modi, a scelta del richiedente, di gestire il vitalizio: 1) quello originario introdotto con la legge 248/2005, legge che ha dato vita al vitalizio medesimo in base al quale, il richiedente, una volta ottenuta la somma non dovrà pagare nessuna rata o spesa, per sempre, fino alla sua morte. E poi? Poi viene scaricato tutto sugli eventuali eredi i quali, se vogliono la casa, dovranno pagare, in un'unica soluzione, la somma originaria, le spese e gli interessi... Il problema è che gli interessi vengono capitalizzati col metodo dell'anatocismo ovvero gli interessi che producono altri interessi, sistema, questo, vietato dalla nostra legislazione ma che ha concesso una deroga al vitalizio proprio per la particolarità di questo finanziamento: l'unico che non prevede pagamento di rate durante il periodo del prestito, qualunque esso sia (10, 20, 30 anni..). 2) Per ovviare all'ipotesi 1), che di fatto "strozza" gli eredi, dal 2015 c'è un'altro modo di gestire il vitalizio: pagare una rata mensile di solo interessi (che è costante, sempre la stessa, per tutto il periodo del finanziamento) in modo tale che alla morte del richiedente gli eventuali eredi pagheranno solo la somma originaria, tralaltro svalutata se consideriamo che possono passare molti anni. Ed è in questa seconda ipotesi che interviene la nostra applicazione, la quale è capace di effettuare il calcolo della rata di interessi del prestito vitalizio nell'ipotesi in cui il richiedente, di concerto ai familiari, decidesse di aderire a questa nuova forma di pagamento. Che fare? Quale forma di vitalizio scegliere? Un consiglio: se il richiedente è senza eredi o comunque sono eredi lontani, è preferibile scegliere la soluzione nr. 1, mentre se vi sono prossimi eredi (figli) la nr. 2. Per adesso, scoprite che somma potete ottenere dal vostro immobile nonchè la eventuale rata mensile di interessi nell'ipotesi in cui decidiate di scegliere la soluzione nr. 2.


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